Dolci per tutto l'anno

Pandolce a lievitazione naturale con frutta candita

Oggi prepariamo un golosissimo pandolce a lievitazione naturale ripieno di canditi.

Facciamo un impasto dolce, a base di farina, lievito naturale, latte, uova, zucchero, un pizzico di sale e burro; lo arricchiamo di frutta candita e lo facciamo lievitare in un nuovo stampo, per ottenere un dolce per tutta la famiglia, da tagliare a fette dalla colazione del mattino al dessert dopocena.

Se non vi piace la frutta candita, potete sempre sostituirla con frutta secca, uvetta, cioccolato,… Se non avete dimestichezza con il lievito madre, sostituitelo con pochi grammi di lievito compresso oppure con un preimpasto tipo poolish o biga.

Ingredienti

225 g di farina di grano tenero tipo 0

50 g di uova

100 g di latte

40 g di zucchero semolato

4 g di sale fino

65 g di burro ammorbidito (a temperatura ambiente)

50 g di lievito madre liquido

50 g di frutta candita mista

la scorza grattugiata di 1 limone e di 1 arancia

 

Pandolce lievito madre

 

Impastare a bassa velocità montando il gancio (se si usa la planetaria), miscelando il lievito con la farina e il latte. Non appena tutto il latte si sarà assorbito nell’impasto, aggiungere l’uovo e lo zucchero. Continuare ad impastare fino a totale assorbimento degli ingredienti, versare quindi il sale e gli aromi. Formare un impasto omogeneo, alzare la velocità e aggiungere il burro a pezzetti. Impastare fino a quando il burro risulterà completamente amalgamato alla pasta.

A questo punto aggiungere gli aromi e la frutta candita, impastando a bassa velocità per circa un minuto. Il panetto ottenuto si staccherà automaticamente dal bicchiere della planetaria.

Con queste dosi è possibile fare un impasto manuale, senza problemi né troppe difficoltà.

Lasciare riposare la pasta per circa un’ora a temperatura ambiente, mettendola su un tavolo infarinato e coprendola con un canovaccio. Dopo una mezz’oretta, fare un giro di pieghe all’impasto e riformare la pagnotta.

Trascorsa l’ora di puntatura, inserire l’impasto in uno stampo di carta (pirottino) o in uno stampo per torte. Io ho scelto uno stampo per torte che ho leggermente imburrato. Tenere sempre presente che lo stampo deve essere sufficientemente grande da contenere l’impasto raddoppiato di volume.

A questo punto il dolce dovrà lievitare fino al raddoppio del suo volume iniziale. Io solitamente procedo con un riposo refrigerato, che può variare da 4 a 24 ore, ma in questo caso ho lasciato che la pasta lievitasse a temperatura ambiente. Ho approfittato del poco tempo a disposizione per impastare nel dopocena, lasciare lievitare la pasta durante la notte, alla temperatura di circa 19/21°C ed ottenere un impasto perfettamente maturato all’alba, pronto per essere cotto mentre ci si alza e si fa colazione.

Per la cottura, preriscaldare il forno a 180°C e cuocere a 170°C per circa 20/25 minuti. La pasta risulterà dorata e, misurando la temperatura al cuore, sarà tra 92 e 94°C.

Capovolgere e sformare su una gratella. Aggiungere dello zucchero a velo prima di servire.

 

Pandolce lievito madre

 

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Commento

  1. […] Panfrutto all’amarena è un morbido e profumatissimo pandolce a lievitazione naturale con amarene […]

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