Dessert

Presnitz triestino (o Presniz)

Dopo la visita a Trieste, continua il mio viaggio tra i dolci tradizionali della città e oggi è la volta del Presnitz (o Presniz).

Se è vero che nella gastronomia salata sono rimaste vive le tradizioni locali, è nei dolci che Trieste esprime il suo incontro con altre civiltà. Nei dolci è possibile osservare le origini latine, così come le influenze slave, austriache, boeme, ungheresi, dalmate, turche e greche. Alcuni esempi: le fritole e i crostoli, dolci fritti che hanmo origini latine; il marzapane arriva da Venezia e dall’Oriente; i curabiè di pasta frolla e le titole pasquali di pasta lievitata, presentate con un uovo rosso e sodo, sono originarie della Grecia; la Boemia ha portato a Trieste “i” gnochi de susine, fatti di pasta di patate e con una susina; la pinza pasquale e i buchteln, dolci al burro ripieni di marmellata; dall’Ungheria e dalla baklava turca giungono invece i vari dolci arrotolati, mentre il Carso ha portato gli strucoli bolliti.

Appena sono tornata da Trieste vi ho preparato la Putizza triestina, dolce arrotolato di pasta lievitata, ripieno di noci e uvetta, a forma di chiocciola, mentre oggi impastiamo insieme  una delicata sfoglia che dovrà essere anch’essa arrotolata, per racchiudere al suo interno il ripieno di frutta secca e canditi.

Il Presnitz è il dolce arrotolato più caratteristico, uno dei più amati e sicuramente uno tra i più golosi. Si prepara tradizionalmente in occasione della Pasqua, sebbene venga degustato volentieri durante tutto l’anno. La sua forma si differenzia un po’ in base alla ricetta seguita: dalla chiocciola alla forma a corona o a semicerchio.

 

Presnitz

 

RICETTA DEL PRESNITZ TRIESTINO

Pasta sfoglia

Per la pasta sfoglia si può fare riferimento al mio precedente post contenente la ricetta semplificata della sfoglia (cliccare qui per la ricetta e il breve tutorial). È una sfoglia ad un solo impasto con il burro.

Se non siete abili con la pasta sfoglia e non avete abbastanza tempo a disposizione, potete sempre acquistarla già pronta e divertirvi con il ripieno e la cottura.

Per un Presnitz è sufficiente ritagliare un rettangolo sottile di sfoglia, grande circa 50 × 40 cm.

 

Presnitz

 

Farcia

  • 300 g noci
  • 300 g nocciole
  • 200 g zucchero
  • 100 g burro
  • 2 uova
  • 100 g biscotti
  • 200 g uva sultanina messa a bagno nel rum prima di utilizzarla, per un’ora (scolare bene prima di utilizzarla)
  • 100 g pinoli
  • scorza grattugiata di 1 limone e 1 arancia
  • 1 cucchiaio di miele millefiori

Macinare i biscotti e la frutta secca, quindi mescolare all’uvetta, allo zucchero, alle uova e al miele. Lasciare macerare il composto in un recipiente, in frigorifero, per circa mezz’ora.

Spalmare gli ingredienti sul rettangolo di pasta sfoglia, livellando il tutto e aggiungendo i fiocchetti di burro e la scorza grattugiata degli agrumi.

A questo punto arrotolare il foglio di pasta sfoglia e chiudere le estremità, premendo con i polpastrelli delle dita.

Fare qualche piccolo buco sulla sfoglia per fare “respirare” il ripieno durante la cottura e dorare con un’emulsione fatta con un uovo e un pizzico di zucchero. Dorare bene tutta la superficie del dolce con l’aiuto di un pennello per alimenti.

Dare al Presnitz la forma di una chiocciola o di una corona, adagiarlo su una teglia foderata con carta foro e cuocerlo a 170°C fino a doratura (circa 30 minuti).

Sul sito di AIFB, Associazione Italiana Food Blogger di cui faccio parte, trovate un approfondimento sulla cucina tradizionale del Friuli Venezia Giulia, all’interno della rubrica Gran Tour d’Italia.

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Commenti (5)

  1. edvige 22 gennaio 2019 at 16:27 Reply

    Brava una bella descrizione dei dolci che si fanno a Trieste di varie provenienze ecc. I buchteln ora con la stessa forma li trovi anche vuoti come pane sia nella grande distribuzione – non sempre come nelle panetterie. Una volta erano solo dolci indietro nel tempo con una confettura diciamo quasi dura sul tipo della “cotognata” e veniva fatta con le pere chiamate “petorai” piccole non da mangiare cosi ma solo cotte. Il gnoco de susine, la susina viene riempita al posto del nocciolo con un pò di zucchero. Lo strucolo in straza quello bollito la ricetta locale la trovi da me è sufficientemente originale non ha ancora molte variazioni datami da una vecchietta del passato…..
    Bravissima in tutto mi hai fatto voglia di presniz lo trovi pronto diciamo buono in certe pasticcerie e li fanno anche piccoli e.. anche se sono dolci penso che prenderò uno… mi hai sulla coscieza ..hahahaha. Buona serata.
    PS. Non mi arrivano le tue news pur essendo iscritta ma ti trovo lo stesso cucco da te….

    1. tiziana 22 gennaio 2019 at 18:56 Reply

      Ciao Edvige, sei una fonte di sapere 🙂
      Grazie per i tuoi commenti, davvero.
      Le news arrivano solo il giovedì pomeriggio. Le ho impostate così, settimanalmente, per non stressare 😉
      A presto e buona serata!
      p.s. buona degustazione

  2. […] muffin, da ciambella, da panettone); facendo dei dolci arrotolati (tipo strudel o come quelli di tradizione triestina che ho preparato di recente), spalmando la crema pasticciera o delle confetture e marmellate. La […]

  3. […] qualcosa al riguardo di questa meravigliosa città e di alcuni dei suoi dolci tipici, cliccate QUI, QUI, QUI, QUI. Il nome Kugelhopf deriva dalla parola tedesca Kugel, che significa palla e che […]

  4. […] si avvicina e la Pinza Triestina è proprio una specialità pasquale che in origine si consumava a Trieste per queste […]

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