Focacce

Vighizzolo d’Este: un paese che profuma di grano

Ciao cari amici di ricette, 
come vi avevo anticipato la scorsa settimana con il post sui frollini al cocco, io e la mia famiglia abbiamo passato un bellissimo e lungo weekend nel padovano. Sperando che anche voi abbiate trascorso delle belle giornate, vorrei condividere con voi (so che potrete apprezzare) questa esperienza.
Non ero mai stata da queste parti e devo ammettere che sono molto belle. Così diverse da dove abito io. Ho apprezzato molto la campagna, il susseguirsi di paesi e paesini ordinati, composti, colorati, tranquilli, dai grandi orizzonti perché le case sono tutte basse, ho ammirato i colli ondeggianti che ti avvolgono sempre, ovunque ti trovi, che sembrano dei principi che vegliano sulle terre intorno, ho ammirato i centri storici di Arquà Petrarca, Monselice, Montagnana, Este,… uno più bello dell’altro, tutti avvolti dai profumi della loro campagna e dei loro buonissimi ristoranti, ricchi di storia e di fascino.
Mi sono fermata a Este e poi sono approdata a Vighizzolo d’Este: un paese che profuma di grano.
Purtroppo vorrei raccontarvi molto di più, vorrei farlo a modo mio ossia in quel modo appassionato e un po’ infantile, ricco di toni superlativi e pieni d’entusiasmo, ma come sapete non si può fare pubblicità!
Ho visitato un molino per il quale ho tanta stima e mi sono fermata a fare un corso sul lievito madre, il pane e la pizza.
Appena arrivati il primo a scendere dalla macchina è stato mio marito, il quale si è subito fermato guardando verso l’alto ed esclamando “senti che straordinario profumo di grano!”. Siamo scesi anche noi ed era proprio vero. Una sensazione inebriante. Non vi dico come avrei voluto andare a raccogliere la farina appena macinata per portarmela via!
Il corso, il primo che faccio, è stato bellissimo. Perfetto in tutte le sue forme. Sono così entusiasta che vorrei ringraziare nuovamente tutti, dal maestro e chef di meritatissima fama, agli organizzatori. Ho visto tanta, tanta umiltà e disponibilità, passione e professionalità. 
Abbiamo concluso questa domenica portandoci a casa una pancia piena di fantastiche pizze degustate in loco, un bellissimo pane alveolato, profumato e perfettamente realizzato e…. 2 etti di lievito madre in crema, il licoli. 
Non ho mai sentito il sapore e il profumo né la consistenza di un lievito così bello.
L’ho rinfrescato stasera, non appena rientrati a casa, e l’ho fatto lievitare. Quel che è certo è che da oggi ho un lievito madre nato da mani espertissime e preziose, che mi impegnerò a mantenere correttamente attivo ogni giorno. Da oggi abbiamo un nuovo inquilino, si chiama licoli.
Piano piano, non appena avrò messo in ordine la montagna di appunti, nelle varie preparazioni che farò vi racconterò qualcosa di tutto quello che ho imparato. Vi lascio con qualche scatto di ricordo.
A presto amici.

Caro Maestro, 
le belle persone sono sempre le più umili, 
le più semplici, 
le più disponibili,
le più attente.
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Commenti (4)

  1. Daniela 15 settembre 2014 at 7:14 Reply

    Mi piace conoscere posti nuovi. Non sono mai stata da quelle parti e il tuo racconto farcito da tanto entusiasmo mi è piaciuto tanto 🙂
    Allora adesso hai un "esserino" da accudire 🙂
    Io non ho ancora avuto il coraggio di intraprendere la via del lievito madre, ma non è mai detta l'ultima parola!
    Un bacio e buona settimana

  2. tiziana 15 settembre 2014 at 11:02 Reply

    Ciao Daniela, buona settimana!
    Se ti piace la campagna, sono proprio delle belle zone da visitare.
    Si ora ho un esserino in crema da accudire, oltre al mio precedente lievito solido che avevo fatto io e che gode di ottima salute. Non sarà facile accudirli tutti e due…. ma mi impegnerò! Quest'ultimo è figlio d'arte…ed è una grossa responsabilità 😉
    Un abbraccio,
    Tiziana

  3. ilmondodiortolandia.com 15 settembre 2014 at 11:40 Reply

    Che bellissima esperienza Tiziana, ti invidio, piacerebbe anche a me e sono convinta che il pane e la pizza mangiati lì non avrebbero dato nessun problema al mio fisico ultimamente intollerante al glutine, perché la materia prima utilizzata è DOC!
    Aspetto le tue ricette nate da questa bellissima esperienza… un abbraccio a te e alla tua famiglia!
    ciao Manu

    1. tiziana 15 settembre 2014 at 11:55 Reply

      Ciao Manu, è stato emozionante.
      Sono tornata a casa con la macchina piegata dal peso dei sacchi di farina… 😉
      E che belle persone. Non si trovano tutti i giorni persone così.
      Spero possa andarci anche tu, quando sarà possibile.
      Un abbraccio forte,
      Tiziana

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