Lievito madre: ricette

Pane farcito con fave e noci a lievitazione naturale

COSA CI FA UN PANE FARCITO CON LE FAVE E CON LE NOCI, PREPARATO APPOSITAMENTE PER UNA SCAMPAGNATA, AI TEMPI DEL CORONA VIRUS?

L’emergenza dovuta al Covid 19 avrà pure cambiato totalmente la nostra vita, ma nulla ci vieta di continuare ad amare le cose che ci fanno stare bene, rimodulandole sulla base delle necessità attuali. Direi che le esigenze restrittive dei nostri giorni debbano essere soprattutto una fonte incredibile d’ispirazione, che ci spinge verso nuovi orizzonti e nuove possibilità, fino ad oggi mai prese in considerazione. È così che possiamo trovare soluzioni diverse e concrete, quelle che… “Chi l’avrebbe mai detto, si può fare anche così!”.

Oggi però non faremo miracoli, né troveremo grandi soluzioni ai problemi concreti della vita reale, ma ci terremo compagnia nella passione comune per il pane, preparando un pane da scampagnata. Una passione semplice e umile.

Se è vero che una scampagnata tradizionale non potremo farla a tutti gli effetti, è altrettanto vero che una scampagnata virtuale possiamo invece organizzarla. Da Pasqua in poi inizia il periodo perfetto per le scampagnate – primavera pazzerella permettendo – e anche la data del 2 giugno che è ormai prossima, è sempre stata una giornata perfetta durante la quale organizzare la gita fuori porta oppure riservarsi qualche ora sdraiati su un plaid, con davanti un cestino di cose buone da mangiare.

Allora prepariamo la nostra scampagnata virtuale e impastiamo insieme un meraviglioso pane farcito da mettere nel cestino da portar via. Io ho già tante idee che mi frullano nella testa e oggi ve ne propongo una: la ricetta del pane farcito con fave e noci.

 

pane da scampagnata

 

A proposito di fave, non posso non citare la mia amica Maria Teresa Cutrone e il suo bellissimo blog De Gustibus Itinera perché è proprio lei che mi ha dato lo spunto per questo pane. Cliccando QUI potete trovare la ricetta della sua morbidissima brioche con fave e pecorino. Io ho impastato un pane con fave fresche e gherigli di noce al posto del pecorino, ma la prossima versione sarà certamente con il pecorino, sia che si tratti di una pasta brioche che di un pane più semplice.

In merito alle fave, l’Associazione Italiana Food Blogger ha fatto proprio di recente un interessante aggiornamento, che vi suggerisco di leggere. Lo sapevate che nelle regioni del centro Italia è segno di fortuna trovare sette semi (chiamati anche i 7 fratelli) nel baccello della fava? In Francia invece, come segno di buon auspicio si nasconde una fava nel famoso dolce Galette de Rois. Se fin dall’Antica Grecia e dagli antichi Romani si credeva nella buona sorte delle fave, non posso che sceglierle anch’io per il mio pane e per augurarci il meglio per il futuro.

 

pane farcito fave noci

 

Ingredienti per circa 700 grammi di prodotto

  • 300 g di farina di grano tenero tipo “0” per pizza e per lunghe lievitazioni (ho provato una farina che assicura una certa elasticità dell’impasto)
  • 50 g di lievito madre a coltura liquida (va bene anche il lievito solido)
  • 100 g di latte intero (si può usare soltanto l’acqua)
  • 90 g di acqua
  • 6 g di sale fino
  • 50 g di fave (io ho preferito cuocerle per circa 15 minuti, scolarle, lasciarle raffreddare e poi utilizzarle nell’impasto)
  • 50 g di gherigli di noce (ne ho tenuto da parte qualcuno per metterlo sulla superficie del pane, appena prima della cottura)
  • 1 uovo intero leggermente sbattuto da spalmare sulla superficie del pane, prima della cottura (si può sostituire con un’emulsione fatta con 1 tuorlo/3 grammi di latte/pizzico di sale

Nota: se si preferisce sostituire il lievito madre con il lievito compresso, il mio consiglio in primis è sempre quello di fare una biga o un poolish (un preimpasto) oppure, nel caso di un impasto diretto, usare pochi grammi di lievito compresso a favore di una lunga lievitazione. Se avete dei dubbi in merito, date una lettura alla lunga rubrica sui lieviti del blog oppure lasciate un messaggio in calce al post.

Stampo da usare: non è necessario usare uno stampo perché è sufficiente modellare con le mani una pagnotta oppure un filone e cuocere direttamente su una teglia. Se si preferisce fare come ho fatto io, si deve acquistare un pirottino di cartone a forma di ciambella. In alternativa si può usare uno stampo rigido, da ciambella o per altre forme, ungendolo con un po’ di burro o foderandolo con carta da forno. Il pirottino di carta deve essere adatto ad un prodotto da 700 grammi altrimenti. Io ne avevo in casa uno adatto a 1.000 grammi infatti, come vedete dalle foto, il pane non è riuscito a riempirlo totalmente.

 

pane farcito fave noci

Preparazione (impastare a mano o con la planetaria):

  1. Impastare la farina con il lievito e il latte, aggiungendo gradualmente l’acqua. Lavorare per circa 4 o 5 minuti fino a quando comincia a formarsi una struttura compatta e nervosa. A questo punto aggiungere il sale e continuare il lavoro per altri 5 minuti. Se si usa l’impastatrice si può impostare la prima velocità all’inizio, per poi aumentare fino alla seconda velocità dopo l’aggiunta del sale. Unire le fave e amalgamarle per qualche secondo a bassa velocità, quindi aggiungere anche le noci cercando di impastare il tutto nel tempo di 1 minuto, per evitare di rovinare le sospensioni.
  2. Rovesciare l’impasto su un piano di lavoro infarinato, lasciarlo riposare per circa 30 minuti, fare un paio di pieghe con le mani (folding) per permettere di avere una struttura più forte all’impasto e lasciare, infine, ancora 30 minuti a temperatura ambiente per un riposo ottimale.
  3. Ungere con un po’ d’olio un mastello, adagiarvi l’impasto capovolto (chiusura verso l’alto) e riporlo in frigorifero per circa 18/20 ore. Il mastello deve essere chiuso con un coperchio o con la pellicola per a alimenti.
  4. Rovesciare l’impasto sul piano di lavoro infarinato, dando una prima forma con le mani e lasciarlo adattare alla temperatura ambiente per un paio d’ore.
  5. Dare forma al pane: io ho scelto di dividere in tre parti l’impasto, arrotolare tre filoni e intrecciarli. Dopo aver fatto la treccia, l’ho adagiata nello stampo a ciambella.
  6. Lasciare lievitare altre due ore, dorare con l’uovo e infornare.
  7. Cuocere a 220°C per circa 10 minuti, in modalità statica e senza vapore; abbassare la temperatura a 200°C e continuare la cottura fino al raggiungimento di 94°C al cuore. Negli ultimi 5 minuti di cottura, aprire una piccola fessura del forno. Per essere certi della cottura, dopo circa 10/15 minuti bisogna inserire un termometro a sonda adatto al forno, fino al centro del prodotto e sfornare il pane non appena il termometro segna il raggiungimento della temperatura ideale.
  8. Lasciare raffreddare su una gratella prima di tagliare.

 

pane farcito fave noci

 

I passaggi in breve:

  1. Impasto
  2. Riposo a temperatura ambiente
  3. Lievitazione a temperatura controllata
  4. Lievitazione a temperatura ambiente
  5. Formatura
  6. Lievitazione
  7. Cottura
  8. Raffreddamento

 

Nei prossimi giorni troverete tanti pani come questo

seguendo #farinadelnostrosacco #AIFB

perché l’Associazione Italiana Food Blogger sta preparando una nuova raccolta

di pani da scampagnata!

 

pane farcito fave noci

 

facebooktwittergoogle_plusmail

Commenti (3)

  1. Maria Teresa 27 maggio 2020 at 22:28 Reply

    Ti ringrazio tantissimo Tiziana per la citazione! La forma della corona intrecciata è veramente scenografica, e mi piace molto anche l’abbinamento con le noci. La raccolta sarà un successo!
    Un abbraccio

    1. tiziana 29 maggio 2020 at 16:51 Reply

      È il minimo, mi sono innamorata della tua brioche appena l’ho vista 🙂
      Grazie Maria Teresa e grazie a te per l’idea di questa raccolta che profuma d’aria fresca, d’erba appena tagliata e di voglia di rinascere.
      Un abbraccio.

  2. […] Le sedie accatastate di questa foto mi fanno pensare al nostro tempo sospeso, dovuto al Covid-19 e a come tutto procede a rilento. La pausa forzata ci ha fatto sognare le cose che amiamo, che amavamo e che abbiamo sempre dato per scontate, come una piacevole scampagnata all’aria aperta. […]

Rispondi a tiziana Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *