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Fantasia di papate al forno e cozze

Arriva ancora sulla tavola tutto il profumo del mare con questo insolito piatto di patate al forno con le cozze.

Cosa vi ho preparato di preciso oggi? Non lo so davvero nemmeno io. Un aperitivo? Un contorno? Una seconda portata? Diciamo che dipende dalla vostra fame. Io avevo tanta voglia delle mie patate al forno speziate, ovvero una bella teglia di patate al forno con tutti gli aromi che ho in giardino e con quel pizzico di peperoncino che mi piace tanto. Anziché servire le patate come contorno finito, le ho portate al mare e, con altrettanta semplicità, le ho accompagnate alle cozze. Per oggi io sono a posto così…

Ingredienti per 4 persone

Tempo totale circa 30 minuti

  • 1 kg di cozze
  • 400 g di patate
  • sale fino quanto basta
  • olio extravergine di oliva quanto basta
  • aromi quanto basta (timo fresco, rosmarino, peperoncino, salvia, menta)
  • aglio (facoltativo)
  • 1 bicchiere di vino bianco

Pelate, lavate, tagliate le patate a fette sottili e poi le disponetele su una teglia foderata con carta forno. Aggiungete un giro d’olio evo e infornate a 200°C fino a doratura. Controllate comunque la cottura prima di sfornare e, 5 minuti prima, aggiungete gli aromi e il sale.

Pulite le cozze raschiando le valve, mettetele poi in una pentola con l’olio e l’aglio (facoltativo) già caldi e sfumate con il vino coprendo con un coperchio. L’aglio va eliminato dopo aver rilasciato il proprio profumo e le cozze devono essere prelevate non appena le valve si aprono. Mettete da parte i frutti, eliminate le valve e salate.

Sfornate le patate e servitele con le cozze. Semplice e buonissimo. Mi piace l’alternanza del croccante delle patate con la morbidezza delle cozze.

Chiacchiere durante la cottura

Di che cosa parliamo a tavola oggi? Vi do uno spunto di lettura che riguarda l’empatia e l’importanza di insegnarla fin dalla tenera età. Leggevo proprio su un articolo qualche giorno fa che nelle scuole danesi è stata introdotta un’ora a settimana durante la quale si insegna l’empatia. Ma che cos’è precisamente l’empatia? Si potrebbe sintetizzare dicendo che è l’abilità di mettersi nei panni altrui ed è sostanzialmente un aspetto cruciale del nostro carattere, della nostra vita e per la nostra felicità. Pensate a quelle persone prive di empatia e di capacità di connettersi con le sensazioni e i bisogni altrui, che trascorrono una vita percorrendo solo la propria tangente e scontrandosi inevitabilmente con ogni cosa, senza probabilmente riuscire a realizzare e a comprendere tale mancanza. Alcune persone nascono epatiche, altre apprendono l’empatia durante la vita, altre ne rimangono estranee.

Ci sono studi dimostranti che i bambini di oggi sono meno empatici di quelli di qualche decennio fa e da questo fatto verte la decisione danese di istituire la Klassens Tid (l’ora di classe), durante la quale i bambini si rilassando mangiando una torta preparata da loro stessi e si sentono a proprio agio parlando dei problemi individuali e di gruppo. Nella scuola di mia figlia abbiamo avuto un insegnamento simile grazie all’impegno personale e professionale di una maestra, la quale è specializzata in pedagogia e fortemente convinta dell’importanza dell’empatia, non solo per avere adulti più felici, ma anche per prevenire situazioni come il bullismo. In questo caso i bambini hanno avuto la fortuna di trovarsi in un ambiente favorevole per comprendere e stimolare l’empatia, con grandi risultati di tutti che probabilmente si ancoreranno al carattere di molti di loro e vedranno i loro frutti anche quando saranno più grandi. La decisione danese è tuttavia per me la più saggia perchè permette di rendere ufficiale l’apprendimento dell’empatia. E voi? Vi siete mai chiesti quanto siete empatici?

 

 

 

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