Racconti

Golfo Aranci, Sardegna

Ore 06.22, risplende l’alba sul Golfo Aranci

Golfo Aranci Sardegna

Foto del 9 agosto 2022

Il caldo anomalo di quest’estate 2022, la terribile siccità e i problemi energetici che stiamo affrontando invogliano a spegnere i forni della cucina di Profumo di Broccoli. E’ tempo di riposarsi.

Golfo Aranci Sardegna

Questa meravigliosa alba sul Golfo Aranci della Sardegna non la dimenticherò facilmente. Da qui parte la speranza che ogni alba porta con sé e inizia una nuova settimana sul blog, durante la quale ti parlerò di incontri, di magia, di orizzonti, di luoghi protetti, fragili e bellissimi. Con la leggerezza di sempre. Senza uno scopo preciso se non quello di farci compagnia a vicenda.

Golfo Aranci Sardegna

L’estate è blu

Golfo Aranci Sardegna

La spiaggia del Dottore

E’ una delle spiagge più celebri della costa di Olbia, semplicemente meravigliosa.

Una leggenda narra di un medico vissuto in solitudine in una casetta sulla spiaggia, ancora oggi presente nei pressi della riva.

Ai piedi del Monte Ceraso si trova questa caletta protetta. L’acqua è trasparente e cristallina; la macchia mediterranea è profumata e inebriante; la spiaggia è bianchissima con punti di luce perlati; le rocce circondano e avvolgono questo luogo come un anfiteatro in cui lo spettacolo è la natura.

Golfo Aranci Sardegna

Le piscine naturali di Molara

Ho guardato l’isola di Molara dal mio balcone tutti i giorni e il desiderio irrefrenabile è sempre stato quello di raggiungerla.

Le piscine naturali si trovano tra Punta l’Aia e Cala Spagnola. Un vero e proprio regalo della natura nel parco marino protetto di Molara e Tavolara Punta Coda Cavallo.

L’occhio si perde, il corpo si lascia andare e l’immersione non è solamente nel mare, un mare difficile da descrivere con le parole, ma è totale. Ci si commuove mentre si spera che tutta questa bellezza non possa mai scomparire.

Incontro con i delfini

Golfo Aranci Sardegna

Incontro con delfini e cormorani

Peccato non poter caricare anche sul blog i video che catturano i salti dei delfini, ma è più bello arrivare fin qui con un gommone per vederli dal vivo, nella riserva di pesca di Molara. In questo angolo di Sardegna, una colonia di delfini stanziali ha trovato il proprio habitat, grazie soprattutto alla disponibilità di pesce di cui cibarsi.

L’isola di Tavolara

Golfo Aranci

Un pezzo di Dolomiti nel mare cristallino della Sardegna. Proprio così perché la montagna calcarea, diversa dalle rocce di Molara, ricorda le Dolomiti. I suoi sei chilometri di lunghezza, tra montagna e spiaggia, la rendono molto differente da nord a sud. Un volo d’uccello ne rivela in toto la sua straordinarietà, ciò che invece lo sguardo ad altezza d’uomo non può rendere pienamente.

Golfo Aranci Sardegna

Verso Porto San Paolo

Un piccolo regno in mezzo al mare

Che Tavolara fosse il regno più piccolo del mondo e che avesse un re, tuttora mi fa sorridere e mi diverte tantissimo.

Quando nel 1836 il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, di passaggio per questi luoghi, notò l’isola di Tavolara e vi si fermò, si presentò ai marinai, ma fu accolto da un pastore di origine genovese-corsa, Giuseppe Bertoleoni, il quale si era stabilito sull’isola molti anni prima. Quest’ultimo, pensando che si trattasse di uno scherzo, rispose prontamente al re “E io sono il re di Tavolara!”.

Si narra anche che a Buckingam Palace, tra le foto che rappresentano tutti i regni del pianeta, ci sia quella che ritrae la famiglia reale di Tavolara.

Golfo Aranci Sardegna

L’oggi ultranovantenne re di Tavolara ha una casa nella roccia a picco sul mare, proprio a ridosso del porticciolo turistico, nella zona abitata dell’isola.

Golfo Aranci Sardegna

A proposito del Golfo Aranci

E’ il golfo degli aranci? No, pare che il nome attuale derivi da un errore di trascrizione e che in origine fosse invece Golfu di li Ranci (Golfo Ranci), ovvero il golfo dei granchi.

Cosa resta, poi?

Il desiderio di portare a casa il blu del mare, da spalmare su tutto l’anno che verrà; la speranza di riuscire a preservare tanta bellezza, sia dento di me che lì, dov’è più fragile.

I luoghi però, non rappresentano mai il tutto: senza le anime che incontriamo, per caso o per destino, non si legano indissolubilmente nella nostra mente. Ecco allora che un viaggio con la v maiuscola torna ad essere, prima di tutto, incontro e condivisione.

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