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Zuppa alla Lucchese

Cosa c’è di più bello di muoversi su e giù per la magnifica Italia, scoprendo e assaporando i piatti della tradizione, rivisitandoli, magari adattandoli al nostro gusto, ascoltando le storie ad essi legate nonché le varie versioni che spesso esistono di queste ricette e che rendono sempre più arduo capire quale sia quella originale o il vero territorio di origine?
Oggi vi porto a Lucca e assaggiamo una zuppa che è tanto buona d’inverno quanto d’estate.
Lucca è uno dei fiori all’occhiello della magnifica regione Toscana e non si può proprio passare vicino a queste parti senza fermarsi e fare una bella passeggiata lungo le sue mura e nel suo centro storico.
Lucca è anche chiamata “la città delle 100 chiese” per il gran numero di luoghi di culto presenti, che risalgono a varie epoche storiche.
Il Duomo, Cattedrale di San Martino, che qui vedete in una mia vecchia foto del capodanno del 2009, fu fondato nel XI secolo. La sua straordinaria bellezza medievale e rinascimentale, unita al prezioso patrimonio di capolavori contenutovi (Pisano, Della Quercia, Tintoretto, il volto santo e il monumento funebre I. del Caretto) ne fanno un luogo di notevole interesse oltre che di principale culto cittadino.
Da non perdere è anche la Piazza dell’Anfiteatro, originariamente sede del foro romano, chiamata oggi anche Piazza del Mercato.
Lungo la strada principale della città, via Fillungo, che taglia in due il centro storico si trovano luoghi e attività fuori dal tempo che ricordano gli antichi mestieri, ma anche spazi più moderni e contemporanei.
In questa città ho assaggiato e imparato a cucinare la zuppa alla lucchese. Io adoro i legumi e i cereali (ormai ve ne sarete accordi spulciando tra le varie ricette del blog), quindi non ho esitato a riscaldarmi, durante quel freddo capodanno, tuffandomi in questa zuppa calda e saporita. 
L’ho rifatta in questi giorni perché, come vi anticipavo all’inizio, è ottima e rinfrescante anche in questa stagione. Basta solo lasciarla raffreddare.
In questo articolo ve la presento in due versioni: la prima è molto semplice, così come l’avevano fatta a me tanto tempo fa e senza aggiunta del fondo fatto con soffritto a base di cipolla e cotica, maggiorana, salvia, pomodoro e aglio; la seconda invece, è un piccolo esperimento che ho fatto per andare incontro alle esigenze di queste calde giornate di fine agosto nonché al mio gusto personale e prevede l’aggiunta, verso fine cottura, di una bella grattugiata di zenzero fresco.
Trovo tutte le versioni eccezionali.
Un’altra cosa che apprezzo molto di questo genere di preparazioni è che rappresentano un piatto unico, completo e anche un’ottima e sana alternativa alle proteine animali.
Ingredienti
 (per 6 persone):
  • circa 500 g di piselli verdi, orzo, farro, fagioli dall’occhio, lenticchie rosse e verdi, fave, fagioli verdi azuchi. Le quantità di ognuno degli ingredienti sono variabili. Cercate magari di fare dosi abbastanza uguali per ognuno.
  • Olio evo q.b. per condire alla fine e in base al gusto.
  • Sale grosso q.b. per salare l’acqua di cottura verso la fine.
  • 1 spicchio d’aglio.
  • 1 rametto di rosmarino e/o altri aromi in base al gusto come per esempio maggiorana e salvia.
  • polpa di pomodoro q.b. per condire e insaporire.
A differenza di una minestra, la zuppa deve avere una consistenza semiliquida, pertanto dovremo cuocerla con circa 2 litri abbondanti di acqua, massimo 2 litri e mezzo, in modo che nel tempo necessario per la cottura (1 ora abbondante) e dopo il successivo riposo di almeno 30′, non rimanga troppa acqua in eccesso, né si riduca più del dovuto creando una consistenza troppo solida.
Preparazione
(12 ore di ammollo + 
1 ora e mezza tra cottura e riposo):
  1. Laviamo bene sotto l’acqua corrente i legumi e i cereali.
  2. Mettiamo in ammollo nell’acqua per 12 ore, se abbiamo acquistato dei prodotti decorticati (più integrali); se invece abbiamo acquistato dei prodotti perlati (ai quali è stato tolto il rivestimento), allora possiamo lavarli e cuocerli direttamente in minor tempo.
  3. Mettiamo gli ingredienti in una pentola capiente contenete 2 litri e mezzo di acqua e cuociamo a fuoco lento per 1 ora abbondante. Saliamo verso fine cottura e poi togliamo dal fuoco e lasciamo riposare per circa 20/30′, aggiungendo un giro d’olio evo.
  4. Io ho aggiunto anche la polpa di pomodoro a fine cottura e, nell’altra versione che ho preparato e di cui vi accennavo prima, ho aggiunto anche dello zenzero grattugiato a fine cottura. Per usare lo zenzero dovete prima grattare via la buccia esterna, usando un pelapatate oppure raschiando con un cucchiaio. Dopodiché potete tagliare delle piccole fettine e aggiungerle a zuppe e minestre oppure grattugiare a piacimento.
Ricordatevi di decidere prima se volete fare un fondo di cottura con olio, cipolla, cotica, aromi e pomodoro o se preferite una zuppa più semplice e senza cotica, con aggiunta di polpa di pomodoro verso la fine e già preparata precedentemente.
Buon viaggio tra i sapori e i profumi di una cucina unica e antica.

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Commenti (10)

  1. Batù Simo 31 agosto 2015 at 20:37 Reply

    eh lo so sono una rompiscatole incontentabile ma… io opterei per una terza versione: soffrittino leggero, diciamo uno stufatino di verdurine, senza cotica e senza zenzero (che mi piace ma in questo caso temo vada a coprire i sapori dei legumi – o no?) e poi senza farro (che mi piace ma mi fa male e lo cucino per gli altri ma non per me . ma visto che la zuppa mi piace tanto voglio un piatto anch'io eh!) allora.. me la fai la versione per batù?

    1. tiziana 31 agosto 2015 at 21:47 Reply

      Io la preferisco con il fondo di aglio, aromi, cipolla, ma senza cotica. Lo zenzero? Ti dirò che mettendone poco, il sapore non copre assolutamente il resto, ma dona quella freschezza che con il caldo di questi giorni… è ben accetta 😉 Però, poco poco zenzero.
      Peccato che ti faccia male il farro…
      Ciao Simo! Ben ritrovata 🙂

  2. consuelo tognetti 31 agosto 2015 at 20:45 Reply

    Hai perfettamente ragione, l'Italia nasconde dei tesori tutti da scoprire..e da assaggiare 😛 Conosco bene Lucca, dista pochi km da casa mia e questa zuppa è la mia coccola invernale preferita 🙂
    Bellissima la tua versione, complimenti!

    1. tiziana 31 agosto 2015 at 21:45 Reply

      Abiti in zone splendide. Ogni volta che vengo non vorrei più andarmene.
      Prima o poi ricomincio a farti visita Consu! Lasciami solo stirare questa pigna infinita di abiti post vacanza… 😉
      A presto!

  3. andreea manoliu 1 settembre 2015 at 12:16 Reply

    Anche a me piace tantissimo le zuppette e sicuramente le tue versioni sono squisite, come anche quella di Simo, e vanno benissimo sia di estate che di inverno, come hai detto tu, basta lasciarla raffreddare !

    1. tiziana 1 settembre 2015 at 15:07 Reply

      E poi fanno così bene… soprattutto dopo qualche eccesso culinario estivo 🙂

  4. Silvia Brisigotti 1 settembre 2015 at 12:59 Reply

    Deliziosa questa zuppa, non ho mai pensato a metterci lo zenzero e mi hai fatto venire voglia di provare!! Io ho studiato a Pisa e andavo spesso a Lucca, mi piaceva tanto!!
    Bella città e cucina da favola, quanti ricordi!
    Buona settimana cara!!

    1. tiziana 1 settembre 2015 at 15:06 Reply

      Ma dai, hai studiato a Pisa!
      Lo zenzero da proprio quel tocco di freschezza che a me piace tantissimo.
      Buona settimana a te Silvia!!

  5. Sabrina Rabbia 1 settembre 2015 at 13:48 Reply

    che bella zuppa coccolosa, adoro questi tipi di piatti, di cui l'italia ne e' tesoro!!!BaciSabry

    1. tiziana 1 settembre 2015 at 15:07 Reply

      Lo penso anch'io Sabry 😉

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