Viaggiare di gusto

Buongiorno Hofburg

Buongiorno Hofburg, buon ultimo giorno dell’anno

È l’ultimo giorno del 2019 e la giornata promette bene già delle prime ore dell’alba.

La mia sveglia suona sempre quando le prime luci del sole non si sono ancora presentate alla porta, altrimenti non potrei vederle nel loro timido bussare e nel loro successivo e prorompente svelarsi. Non importa se sono in vacanza: devo farmi trovare pronta per il nuovo giorno.

Saluto la buia e fredda notte del Prater e mi lascio illuminare dalla bellissima giornata che sta per iniziare. Un paio di fermate di metropolitana, una piacevole passeggiata da Stephansplatz, lungo l’elegantissima Kohlmarkt e arrivo all’Hofburg. La città è in fermento per i preparativi dell’ultimo dell’anno e per salutare il 2019; ci sono già molte persone in giro che montano i palchi sui quali si esibiranno gli artisti per i festeggiamenti; i negozianti tirano a lustro le vetrine; i fattorini corrono da un lato all’altro delle strade e le luminarie natalizie sono già accese. Al di là della contemporaneità e dell’eccitazione del presente, in fondo a Kohlmarkt si irradia l’abbagliante bellezza dell’antica città imperiale.

Hofburg

Hofburg è un complesso di palazzi imperiali situato nell’attuale distretto Innere Stadt, è stato il centro del potere austriaco per oltre sei secoli, assieme a Schönbrunn e oggi è sede degli uffici del presidente austriaco.

Hofburg

La storia dell’Hofburg ha radici lontane che risalgono al XIII secolo e i suoi palazzi meritano una lunga visita, per poterli ammirare pienamente.

Dal museo di Sissi (Elisabetta di Baviera) al museo delle argenterie; dalla biblioteca nazionale austriaca al tesoro imperiale; dalla scuola di cavalleria spagnola alle stalle imperiali; dal centro congressi al museo di storia naturale, al museo di storia nonché alla maestosa piazza degli eroi di Heldenplatz.

Hofburg

L’imperatrice Elisabetta di Baviera detta Sissi

Hofburg

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HOFBURG

KUNSTHISTORISCHES MUSEUM DI VIENNA CON LA MOSTRA DI CARAVAGGIO E BERNINI

Oggi ho ammirato così tanta bellezza che stento a ricordare tutto.

Piedi e gambe dolgono, ma io non posso fermarmi; tutt’al più posso farmi portare a spasso per un po’ da un tram, guardando la città. Anzi, un altro buon motivo per fare una pausa è proprio dinnanzi a me in questo momento e si chiama Brezel! Il prossimo appuntamento sul blog avrà proprio la ricetta del tradizionale brezel come protagonista, così rimetteremo le mani in pasta avendo una buona scusa per incontrarci nuovamente a Vienna.

Ti aspetto 2020.

 

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Commenti (2)

  1. […] cercato la storia del brezeln a Vienna, scoprendo con piacere che, per risalire alle origini di questo particolare pane a forma di nodo, […]

  2. […] un pane simile alle caratteristiche richieste dagli occupanti austriaci: i funzionari dell’impero austro-ungarico chiedevano specificatamente un pane a forma di rosa, piccolo, che nel proprio paese d’origine […]

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